IL MESSAGGIO
Allontanato, dimenticato, disprezzato, odiato, offeso, umiliato. Quando sei
venuto giù, questo mondo non capì. Ti coprirono di spine in
un lontano Venerdì, molti risero di te e di chi ti accompagnò,
il potere di ogni Re, la tua parola cancellò. Tra l’Amore e la
pietà questa certa verità è rimasta dentro l’anima
con noi. Memorie e sentimenti ormai remoti nell’uomo moderno, smarrito,
immerso in una realtà dove il caos, il frastuono e la violenza regnano
sovrani, dove il dissidio e la lotta interiore fra il bene ed il male rendono
l’uomo sempre più solo, disperato, schiavo, aggressivo, condizionato
da ideali insiti nel mondo: il progresso scientifico e tecnologico, l’evoluzione,
vie e forme di “comunicazione” sofisticate, lontani dalla Verità,
il valore dell’ascolto, dell’umiltà, della riflessione,
la comprensione e soprattutto del rispetto dei ritmi della Natura. L’Amore
e la luce, fondamento del nostro cammino terreno verso la libertà e
la speranza. Ascoltiamo la voce del silenzio, cercando in esso il respiro
di quel seme divino che dorme nelle nostre profondità e opera nel buio
creando luce. Mettiamo a tacere le infinite sirene che sviano i nostri passi
e puntiamo il timone della volontà verso il Mare aperto, lontano dagli
scogli minacciosi delle false chimere, cercando, oltre l’orizzonte,
la Terra nuova da fecondare con il seme della Verità. Quando l’uomo
troverà la pace dentro se stesso, e si lascerà condurre dallo
spirito, non ci saranno più guerre e atrocità.
L’Autore